Nel “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, dopo le preghiere della sera, gli dei pagani, affrescati nel salone patrizio del palazzo del principe di Salina, riprendono possesso del loro spazio e dei loro silenzi. In un altro racconto, sempre dello stesso autore, una sirena si manifesta all’occhio umano, in mezzo all’accecante solitudine estiva, del mare siciliano. Quest’essere arcano, metà dio e metà animale, esce all’improvviso dagli abissi del mare per offrire a un uomo il frutto proibito del suo istinto vitale, scaturito dalle stesse energie elementari, di cui si alimenta il mito: l’alto degli dei olimpici e il basso delle divinità marine.
Queste sono le due facce del mito greco che si intrecciano lungo la sua millenaria storia.